10 Aprile 2024
Importante convegno sul Protocollo Liberi di scegliere
Il Protocollo Liberi di scegliere deve al più presto diventare legge dello Stato!
E’ questo il punto focale di un intervento di Don Luigi Ciotti tenutosi sabato 6 presso l’Aula Magna Quistelli della Facoltà di Giurisprudenza di Reggio Calabria, alla presenza di alte cariche della magistratura e del mondo universitario, ma anche degli studenti delle classi 3AH,3ASM,3CT,5AH e degli allievi della Scuola Carabinieri di Reggio Calabria, durante un convegno organizzato dal DIGIES Università Mediterranea e dall’Associazione Libera, della quale Don Ciotti è storico presidente. Durante l’interessante incontro, è stato posto il focussui risultati ottenuti a seguito dell’attuazione dal protocollo “Liberi di scegliere”, che ha reso attuabile, in un buon numero di procure italiane, l’idea lungimirante nata dall’intuizione del Giudice del Tribunale per i Minorenni Roberto Di Bella, di prevedere l’allontanamento dei figli minori di famiglie di ‘ndrangheta dai contesti d’origine, sottraendoli così ad un destino già segnato e senza speranza. Nel corso dei tanti autorevoli interventi introduttivi, si è discusso di “entropatia dei nuovi orizzonti di possibilità”, che prendendo spunto dal pensiero del matematico e pedagogista Husserl, rappresenta una vera e propria condizione dello spirito, una capacità di vedere con gli occhi dell’altro, un mettersi nei panni altrui, in un atteggiamento spirituale autentico di totale comprensione.
Don Ciotti ha definito “ Liberi di scegliere” uno strumento importantissimo per fare uscire i giovani dal tunnel senza speranza della mentalità mafiosa . Una scelta difficile, che negli anni , ha dato la possibilità a tanti minori e alle loro madri, spesso artefici della scelta di un allontanamento da contesto mafioso, di dare una chance ai loro figli, attraverso l’aiuto di Libera che si occupa di fornire loro ospitalità nel più completo anonimato, ma occorre un impegno serio della politica affinchè questo protocollointerministeriale sottoscritto da diversi ministeri e recentementeprorogato ed ampliato, diventi vera e propria legge.
Dall’Aula Quistelli le parole di Don Ciotti hanno risuonato forti e chiare, specialmente quando non ha esitato a coinvolgere tutti i presenti in un impegno personale, finalizzato a che Liberi di scegliere possa seguire la strada del decreto- legge, in modo tale che il suo iter parlamentare sia più snello e veloce.
Ognuno di noi può fare qualcosa per il cambiamento, ed una bella iniziativa come quella organizzata dall’Università Mediterranea che crea raccordi tra mondo della giustizia, dell’istruzione e dellasocietà civile, non può che essere lodevole per aprire le menti e parlare alle coscienze, ma è evidente che occorre che la politica faccia la sua parte.
La sinergia dunque tra centri propulsori di cultura e di buone pratiche, può essere da stimolo per un cambiamento reale dello status quo, ma non è sufficiente, se alle parole non seguono i fatti.
Raffaella Imbrìaco
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